giovedì 29 novembre 2012

Primi passi a New York



Le prime impressioni di New York sono state di sporco e sciatteria.
Sono atterrato a La Guardia in ritardo di più di un’ora, è mezzanotte e non ho ancora mangiato niente.
Mi compro uno squallido panino formaggio-e-uovo nell’unico squallido fast food ancora aperto nell’aeroporto.
Mi chiedo: è il West che è più pulito di qui o è NY che è sudicia?
Ad ogni modo, uscito dall’aeroporto vengo investito da una folata di aria umida e appiccicosa. Accidenti, perché mi sono portato la stessa giacca che uso a Yellowstone… stamattina c’erano tipo 10° F, qui 10°C! Cioè una ventina di gradi di differenza!
Salgo sul pullman e dopo meno di un’ora scendo nella zona indicata: la West Harlem a Manhattan. Anche qui non è proprio il massimo dell’ordine e pulizia.


125th Riverside Drive Viaduct

Camminando per strada sento che l’aria è proprio diversa. Non solo lo smog e l’umidità, due cose che a Yellowstone mancano. Ma vengo anche investito in continuazione da diversi odori di fast food, di kebab, cibi etnici, di spazzatura… e tutto intorno a me è pieno di piccoli negozi e posti dove si mangia ancora aperti. Nonostante sia ormai l’una di notte.
Cammino seguendo la linea della metropolitana sopraelevata, accompagnato dal rumore assordante di qualche treno che passa. La subway funziona a qualsiasi ora tutti i giorni della settimana!
E finalmente eccomi entrare nel mini-mono-locale di Andreij, il mio primo ospite.
Per fortuna lo trovo ancora sveglio e pimpante, stava scrivendo un progetto per l’università. C'e' ancora tempo per 2 chiacchere davanti a una birra. Altra differenza: a New York non si va a letto fino a tardi, mentre a Yellowstone può capitare che la gente vada a dormire di sabato alle 10 di sera…
E poi dormire è stato facile, dopo le fatiche del viaggio, ma mi svegliavo di soprassalto ogni quarto d’ora, vuoi per la metro che passa sferragliando, vuoi per il vociare di qualche ubriacone per strada, vuoi per le sirene della polizia, e ancora peggio la nettezza urbana.
Il rumore del vento, i wapiti che bramivano, i coyote che ululano sono ormai ricordi lontani.
Queste sono state le mie prime impressioni di New York.

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